- La Storia: gli inizi
Dal Diario di Don Antonio Speciale, sacerdote paolino, risulta che Don Alberione la prima volta che parla e si confronta sull’idea di creare una casa dedicata per gli Esercizi Spirituali fu il 12 luglio 1952, in un viaggio in macchina da Roma a Marsiglia, accompagnato dalle Superiore generali delle Figlie di San Paolo e delle Pie Discepole. Così scrive Don Speciale nel suo diario:
“Fu in questo viaggio che al Primo Maestro venne in mente di pensare a una bella casa di Esercizi che potesse contenere uno o due centinaia di persone. Era un'idea che gli era balenata altre volte”.
- Quali i motivi che hanno portato Don Alberione a realizzare “Casa Divin Maestro”
Don Giacomo Alberione, fondatore della Famiglia Paolina, nei primi anni “50, in considerazione dello sviluppo considerevole di membri, di case e di attività delle Congregazioni Paoline, constatava che i membri erano spesso oberati dall’apostolato e avevano necessità del requiescite pusillum, e di dedicare un congruo tempo per ridare vigore allo spirito. Questo fu la motivazione forte che spinse Don Alberione a realizzare tale opera.
- Acquisto del terreno
“Il luogo fu scelto dopo averne scartati altri in territorio comunale di Albano Laziale, di Rocca di Papa, di Marino, di Castel Gandolfo e di Grottaferrata”.[1]
L’acquisto del terreno nel territorio di Ariccia avvenne in due tempi:
Primo acquisto il 02-08-1955. Il principe Sigismondo Chigi Albani fu Lodovico, la Contessa Laura Chigi, don Agostino Chigi e l'avv. D'Amelio, vendono alla Casa Generalizia della Pia Società San Paolo un terreno di Ha. 6.44.00 cioè 64.400 mq.
Secondo acquisto il 28-09-1961. Sempre dalla famiglia Chigi, don Giacomo Alberione acquista un appezzamento di terreno della superficie di ha. 5.02.15 cioè mq 50.215.
- La costruzione e l’inaugurazione di “Casa Divin Maestro”
Per la costruzione della Casa, così scrive il Fondatore:
“Per la costruzione della prima casa adatta per gli Esercizi: la località scelta è nel comune di Ariccia, sopra il lago di Castelgandolfo, di fronte alla villa Pontificia, altezza 550 m. sul mare; ampiezza 65.000 mq. Avrà 160 camere, per Esercitanti, altre per ospiti, servizio; la cappella sorgerà nel centro della costruzione, con 35 piccoli altari, vi saranno sale per conferenze, e biblioteca: sarà adatta ad accogliere ospiti in ogni stagione dell'anno; possibilità di fare due-tre diversi corsi contemporaneamente; edifici semplici, ma con sufficiente conforto; soprattutto adatta allo scopo cui è destinata.”[2]
I lavori di costruzione iniziarono nel 1957 e la consegna era prevista per il 31 dicembre 1958.
In realtà la consegna avvenne a fine giugno del 1959 e la casa fu inaugurata il 6 luglio 1959 quando si iniziò il primo corso di esercizi spirituali per sacerdoti paolini. È stato il Primo Maestro a inaugurare la Casa con la celebrazione della Via Crucis nel viale ad essa dedicata.
Una domanda che incuriosisce molti è: ma Don Alberione dove prendeva i soldi per una così imponente opera?
“In tutto il periodo della costruzione della Casa, don Alberione inviterà l'intera Famiglia Paolina a sostenerla con la preghiera, come solitamente sollecitava quando si dovessero avviare delle Istituzioni di alto spessore umano, cristiano, spirituale, apostolico. Egli medesimo fu felice di destinare a tale scopo molte offerte e doni ricevuti nel suo cinquantesimo di sacerdozio (1907-1957)”.[3]
Lo stesso Alberione suggerisce le modalità di cooperazione:
“Per chi non può disporre di molto denaro si dà un elenco di cose necessarie per l'arredamento; sempre mandando il denaro, perché tutto sia adatto ed uniforme. Ecco un primo elenco: Letti (N° 180 circa) - Tavoli da camera - Attaccapanni - Piccole scansie - Comodini - Sedie per camere, refettorio, uffici - Poltrone - Tavoli per refettorio - Lenzuola – Coperte …” [4]
- Corso speciale di Esercizi Spirituali dell’Aprile 1960
Particolare rilevanza, per gli inizi della Casa Divin Maestro, ebbe il Corso speciale di Esercizi Spirituali di un mese che il Fondatore aveva indetto fin dal dicembre del 1958[5] per i Paolini della prima ora.
Perché questo Corso speciale di Esercizi è così importante anche per la storia della Casa Divin Maestro? Perché in questo Corso e in questa casa il Fondatore ci ha lasciato il suo testamento carismatico: “come il testamento spirituale, conclusivo della missione che mi impose il Signore”.[6]
Gli interventi del Fondatore, in quell’assise, rimangono la sintesi finale dell’identità del carisma paolino e ne sono la sua eredità lasciata a tutta la Famiglia Paolina.
[1] Giuseppe Barbero, ssp: Il Sacerdote GIACOMO ALBERIONE, un uomo – un’idea, Edizione dell’Archivio generale della Famiglia Paolina, 2° edizione 1991, p. 783).
[2] San Paolo, Agosto 1957
[3] Don Roatta-Don Olinto Crespi-Don Angelo De Simone, op. cit.
[4] San Paolo, Agosto 1957
[5] Il primo annuncio di una adunata generale di Paolini lo si riscontra nel Bollettino San Paolo di Dicembre 1958, nel quale ne viene manifestata la finalità, i temi e anche un primo elenco di coloro che dovrebbero partecipare.
[6] San Paolo, Aprile-Maggio 1959